Il movimento Difendere Lucca esprime la propria solidarietà alla conducente di autobus aggredita in piazzale Verdi giovedì scorso. La dipendente di Autolinee Toscana è stata vittima di due minorenni ubriachi alle 7 di mattina, che tentavano di entrare nell’autobus con bottiglie di vino.
“Si tratta dell’ennesimo episodio avvenuto sui mezzi pubblici, diventati terra di nessuno. Autisti e controllori — spiega Difendere Lucca — sono ormai lavori a rischio. La frase che uno dei due ha rivolto alla conducente — ‘In Tunisia ti avevo già tagliato la gola’ — non è più il semplice proclama di un ragazzino, ma il manifesto del problema migratorio in Italia”.
“Lascia sconfortati il fatto che i due aggressori siano recidivi, avendo colpito con un coltello un lucchese poco tempo fa, sempre per futili motivi. Se le istituzioni si interrogano su come arginare i fenomeni di microcriminalità — continua la nota — è evidente come sia inutile investire in sicurezza se la legge e la macchina giudiziaria non fanno pagare i colpevoli. In Italia rischia molto di più un minorenne che fa un volantinaggio in una scuola che uno che accoltella un passante”.
